La nostra mano è senza dubbio uno dei dispositivi percettivo-motori più raffinati esistenti. Fin dagli anni ’40 diverse aziende in tutto il mondo han cercato di sostituire (sarebbe più corretto dire “implementare”) lo spazzolamento manuale con un dispositivo elettrico: per molti decenni tali tentativi non hanno trovato successo.
Era l’inizio degli anni ’90 quando gli spazzolini elettrici , come li conosciamo oggi, si preparavano ad affrontare, su larga scala, il mercato occidentale.
Con essi apparvero i primi studi comparativi di tipo “Manual versus Electric ToothBrushing”: certamente l’elevata efficienza dei nuovi strumenti elettrici mostrava alcuni vantaggi sul vecchio spazzolino manuale ma i risultati poi finirono per confermare che ,con una pratica di spazzolamento attenta e meticolosa , entrambi i sistemi potevano mantenere indici di placca ottimali. Considerando che questi studi erano (inevitabilmente) supportati dalle case produttrici dei nuovi modelli elettrici questo risultato poteva essere considerato un bel pareggio imparziale.
Ma negli anni seguenti si sarebbero evidenziati i vantaggi ed i limiti delle due tecniche.
Spazzolino elettrico
Gli spazzolini elettrici attualmente disponibili sfruttano due tecnologie diverse:
- Spazzolini elettrici meccanici: presentano movimenti oscillatori (attenzione non rotanti!!!) e pulsatorio generati meccanicamente
- Spazzolini elettrici ultrasonici: piu’ simili a quelli manuali sfruttano microvibrazioni ultrasoniche
Di queste due categorie di spazzolini elettrici , quelli meccanici sono di gran lunga i piu’ diffusi oggi. Pertanto ci riferiremo principalmente a questi dispositivi.
Vantaggi
Tempo
Lo spazzolino elettrico offre un risultato paragonabile a quello offerto dall’uso di uno spazzolino manuale ma in un tempo sensibilmente ridotto (Van der Weijden et Al. 1993)!
In una società frettolosa come la nostra questo sembra dunque tradursi (Deacon et al.2014) in indici di placca e gengiviti ridotti.
Difficoltà anatomiche e capacità manuale
Esistono problematiche legate all’anatomia orale specifica del paziente o alla sua personale capacita manuale:
- alcuni pazienti presentano anomalie anatomiche importanti :dentature disordinate, rime labiali piccole, emergenze gengivali implantari incongrue, anomalie dento-scheletriche, spazi ridotti del vestibolo , macroglossia (lingua di grandi dimensioni)
- alcuni pazienti sono affetti da deficit motori, sensoriali o cognitivi ( Morbo di Parkinson, alcolismo, sclerosi etc…) o semplicemente uno spiccato riflesso del vomito.
Queste condizioni possono rendere più difficile uno spazzolamento manuale corretto e completo in alcuni pazienti rispetto ad altri. In questi casi l’ausilio di uno spazzolino elettrico sembra essere di grande vantaggio ed offrire risultati più predicibili nel lungo termine.
Svantaggi
- Mancanza di attenzione
L’utilizzo dello spazzolino elettrico richiede lo stesso livello di attenzione dello spazzolino manuale. Spesso però il paziente è indotto a pensare che basti applicarlo in bocca perché lo strumento sia in grado di pulire tutto da solo. Niente di più sbagliato. Lo spazzolino elettrico deve comunque esser applicato su tutte le superfici previste e quando ciò non avviene…Il risultato clinico è spesso peggiore dello spazzolamento manuale. - Rumoroso
Eccezion fatta per i modelli ad oscillazione ultrasonica (tuttora poco diffusi anche a causa degli alti costi) gli spazzolini elettrici più comuni hanno tutti un movimento meccanico e dunque sono piuttosto rumorosi.Il rumore non è un problema da sottovalutare quando si programma di condividere spazi comuni ed orari diversi con persone che riposano (ricordo ad esempio un’area di guardia medica in ospedale!)
Spazzolino manuale
Vantaggi
- Libertà d’uso in ogni situazione …non si scarica e non si rompe mai.
Portare uno spazzolino elettrico con la sua base di carica in vacanza o in un viaggio di lavoro non è affatto agevole. Innanzitutto il peso minimo è di circa 160 g, inoltre l’assenza di energia elettrica lo rende già meno efficace dopo alcune ore e completamente inutile dopo un paio di giorni senza carica.
Ovviamente poi, come ogni strumento elettrico, potrebbe rompersi all’improvviso: E vi posso assicurare che provare a pulirsi manualmente con uno spazzolino elettrico scarico a testina piccola è una delle esperienze più frustranti che si possano sperimentare. - Ingombro ridottissimo
Lo spazzolino manuale è leggero, occupa pochissimo spazio e necessita solo di un uso corretto da parte dell’utilizzatore. - Silenzioso
Lo spazzolino manuale non è rumoroso e questo lo rende la scelta migliore quando si condividono spazi comuni con altre persone che stanno riposando.
Svantaggi
In una sola condizione mi sento di consigliare senza dubbio alcuno lo spazzolino elettrico rispetto a quello tradizionale: nel caso di pazienti con recessioni gengivali da spazzolamento incongruo. Spazzolamento eccessivo
Queste lesioni si manifestano anche in pazienti piuttosto giovani e sono caratterizzate da gengive festonate, radici esposte e spesso erose, denti molto sensibili e dall’aspetto insolitamente allungato.
Ad oggi queste recessioni gengivali sembrano sempre più frequenti e sono determinate da un uso scorretto (movimento orizzontale) ed eccessivo (con troppa pressione) dello spazzolino manuale.
Quasi sempre i pazienti, anche se informati del problema, sembrano incapaci di modificare la tecnica di spazzolamento manuale nel lungo periodo. Infatti dopo brevi periodi di spazzolamento corretto e moderato finiscono quasi sempre per tornare alle malsane abitudini che li hanno accompagnati per anni.
Per questo tipo di pazienti il cambio di strumento – da manuale ad elettrico – risulta la scelta migliore poiché non permette in alcun modo di ritornare al movimento orizzontale ed eccessivo che aveva determinato le lesioni. I nuovi modelli elettrici oggi hanno addirittura una spia luminosa che si accende per “eccesso di pressione”.
In conclusione
Ambedue le tipologie di spazzolamento sono in grado si offrire risultati ottimali …. ma a patto di ricordare la cosa piu’ importante : l’igiene orale deve essere frequente e prolungata, ma soprattutto richiede attenzione.
Pensare che una gestualità energica o la tecnologia possano sostituire la qualità di un gesto di cura verso noi stessi è un errore (purtroppo frequente) da evitare.